Recensioni del libro “Upui. L’arte della strega” apparse nel web
RECENSIONE APPARSA SUL SITO “PROGETTO BABELE” a questo indirizzo: http://www.progettobabele.it/rec_libri/MOSTRARECENSIONE.php?id=4836
Upui. L’arte della strega.
L’opera di Nicolò Mulè di Armati Andrea, Mulè Nicolò, Bernini Sarah Anno 2009 – Eleusi Prezzo € 20,00 – 300 pp. ISBN 9788890388415
Una recensione di Katia Ciarrocchi
Chi è Nicolò Mulè? “E’ uno degli artisti più apprezzati nel panorama neopagano italiano (…) Quelli che frequentano l’ambiente della stregoneria lo conoscono soprattutto per i suoi disegni, per quello stile inconfondibile che promana dai talismani, dai grimori, dagli schemi tracciati con la punta di un carboncino” Chi è la Strega Upui? “Spiegare chi sia la strega Upui è impossibile senza aver avuto accesso a quel percorso che ha portato un pittore di icone sacre devoto alla Chiesa alla corte della Dea. (…)
Cosa ha spinto un giovane cattolico, membro del più noto centro anti-setta italiano, il Gris, a passare in pochi anni dalla parte degli “inquisitori” a quella delle streghe?” Il libro ruota intorno alle domande poste da Andrea Armati, “intorno a un uomo che ancora nel 1996 era in procinto di farsi Sacerdote”. Ho avuto modo di apprezzare Andrea Armati – uno degli autori di Upui. L’arte della strega. L’opera di Nicolò Mulè – tempo fa, grazie al suo saggio su San Francesco: “Lo stregone di Assisi. Il volto negato di San Francesco”, fondatore della Casa Editrice esoterica Eleusi Edizioni. Non conosco gli altri due autori, ma di Upui. L’arte della strega. L’opera di Nicolò Mulè ne ho apprezzato subito la perfetta simbiosi. Mulè riporta senza remore il suo percorso spirituale, sin da piccolo rivolge il suo interesse verso tutte le religioni compiendo esperienze mistiche profonde: “è convinto… di poter trovare le risposte che sta cercando nella parola del Vangelo”. La realtà che conosce, soprattutto all’interno del Gris, è la stessa che lo allontanerà dal sacerdozio. Testimonianze scritte e disegnate dallo stesso autore farà ripercorrere il tragitto di Mulè fin a ritrovare la sua vera origine; “…. Si addentra sempre più alla ‘Vecchia religione’ fino a che non gli viene in sogno Gualina Stabiosa… è una strega vissuta a metà del ‘400 in Italia e morta, come erano morte nella storia le altre donne vittime dell’Inquisizione a Triora a causa di una carestia che, decimando la popolazione, aveva fatto gridare uomini e donne del paese alla ‘magia nera‘”. Un libro che non vuole insegnare nulla, solo dare voce e testimonianza al vissuto di una ricerca personale profonda in cui molti potrebbero trovare le risposte ad alcune domande. Un libro che tratta di stregoneria: “L’autore usa l’espressione ‘Stregoneria’ in quanto Gualina imparò questa parola dal monaco che istruì esotericamente la ragazza ed ella la accettò perchè fino a quel momento non aveva mai sentito la necessità di definire ciò che sentiva… (…) Per ‘Stregoneria’ si intendeva la pratica segreta del relazionarsi con gli Spiriti piuttosto che con il Dio cristiano…”; una narrare che per certi versi sembra romanzato tanto è fantastico in realtà gli stessi autori premettono che non esistono documenti che possono testimoniare se le percezioni di Mulè “appartengono al recinto della storia” o siano solo il frutto di un’immaginazione “decisamente fuori dalle righe”, ma ciò che il libro riporta affascina e incuriosisce il lettore sin dalle tre stesure sulla vita di Gualiana – da parte del Mulè – che la Bernini ha curato e riassunto con grande maestria. Bellissima la rilegatura, dall’impaginazione alle immagini (disegni di Upui che aggiungono un valore consistente alle parole), dall’impostazione tra gli interventi di Armati e Bernini con note che riportano alle “tavole” di Mulè e alla spiegazione della simbologia che la stesso Upui ha creato e ritrovato nel tempo.
Una recensione di Katia Ciarrocchi
Nota: se per caso, in futuro, il sito in questione o l’articolo venissero rimossi, lascio qui di seguito il pdf dell’articolo:
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RECENSIONE APPARSA SUL SITO “LIB(E)RO LIBRO” all’indirizzo: http://www.liberolibro.it/andrea-armati-nicolo-mule-sarah-bernini-upui-larte-della-strega/
Armati Andrea, Mulè Nicolò, Bernini Sarah – Upui. L’arte della strega. L’opera di Nicolò Mulè
A cura di Katia Ciarrocchi
Titolo: Upui. L’arte della strega. L’opera di Nicolò Mulè
Autori: Armati Andrea, Mulè Nicolò, Bernini Sarah
Editore: Eleusi
Prezzo: € 20.00
Data di Pubblicazione: 2009
Collana: I sentieri dell’arte
ISBN: 8890388412 ISBN-13: 9788890388415
Pagine: 300
Chi è Nicolò Mulè? “E’ uno degli artisti più apprezzati nel panorama neopagano italiano (…) Quelli che frequentano l’ambiente della stregoneria lo conoscono soprattutto per i suoi disegni, per quello stile inconfondibile che promana dai talismani, dai grimori, dagli schemi tracciati con la punta di un carboncino” Chi è la Strega Upui? “Spiegare chi sia la strega Upui è impossibile senza aver avuto accesso a quel percorso che ha portato un pittore di icone sacre devoto alla Chiesa alla corte della Dea. (…) Cosa ha spinto un giovane cattolico, membro del più noto centro anti-setta italiano, il Gris, a passare in pochi anni dalla parte degli “inquisitori” a quella delle streghe?” Il libro ruota intorno alle domande poste da Andrea Armati, “intorno a un uomo che ancora nel 1996 era in procinto di farsi Sacerdote”. Ho avuto modo di apprezzare Andrea Armati – uno degli autori di Upui. L’arte della strega. L’opera di Nicolò Mulè – tempo fa, grazie al suo saggio su San Francesco: “Lo stregone di Assisi. Il volto negato di San Francesco”, fondatore della Casa Editrice esoterica Eleusi Edizioni. Non conosco gli altri due autori, ma di Upui. L’arte della strega. L’opera di Nicolò Mulè ne ho apprezzato subito la perfetta simbiosi. Mulè riporta senza remore il suo percorso spirituale, sin da piccolo rivolge il suo interesse verso tutte le religioni compiendo esperienze mistiche profonde: “È convinto… di poter trovare le risposte che sta cercando nella parola del Vangelo”. La realtà che conosce, soprattutto all’interno del Gris, è la stessa che lo allontanerà dal sacerdozio. Testimonianze scritte e disegnate dallo stesso autore farà ripercorrere il tragitto di Mulè fin a ritrovare la sua vera origine; “…. Si addentra sempre più alla ‘Vecchia religione’ fino a che non gli viene in sogno Gualina Stabiosa… è una strega vissuta a metà del ‘400 in Italia e morta, come erano morte nella storia le altre donne vittime dell’Inquisizione a Triora a causa di una carestia che, decimando la popolazione, aveva fatto gridare uomini e donne del paese alla ‘magia nera‘”. Un libro che non vuole insegnare nulla, solo dare voce e testimonianza al vissuto di una ricerca personale profonda in cui molti potrebbero trovare le risposte ad alcune domande. Un libro che tratta di stregoneria: “L’autore usa l’espressione ‘Stregoneria’ in quanto Gualina imparò questa parola dal monaco che istruì esotericamente la ragazza ed ella la accettò perché fino a quel momento non aveva mai sentito la necessità di definire ciò che sentiva… (…) Per ‘Stregoneria’ si intendeva la pratica segreta del relazionarsi con gli Spiriti piuttosto che con il Dio cristiano…”; una narrare che per certi versi sembra romanzato tanto è fantastico in realtà gli stessi autori premettono che non esistono documenti che possono testimoniare se le percezioni di Mulè “appartengono al recinto della storia” o siano solo il frutto di un’immaginazione “decisamente fuori dalle righe”, ma ciò che il libro riporta affascina e incuriosisce il lettore sin dalle tre stesure sulla vita di Gualiana – da parte del Mulè – che la Bernini ha curato e riassunto con grande maestria. Bellissima la rilegatura, dall’impaginazione alle immagini (disegni di Upui che aggiungono un valore consistente alle parole), dall’impostazione tra gli interventi di Armati e Bernini con note che riportano alle “tavole” di Mulè e alla spiegazione della simbologia che la stesso Upui ha creato e ritrovato nel tempo. di Katia Ciarrocchi
Nota: se per caso, in futuro, il sito in questione o l’articolo, venissero per qualche motivo rimossi, lascio qui di seguito il pdf: Andrea Armati, Nicolò Mulè, Sarah Bernini – Upui. L’arte della strega – Lib(e)roLibro
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RECENSIONE APPARSA SUL SITO “SCRITTURA INFORMA” alla pagina: http://scritturainforma.wordpress.com/2009/10/11/upui-larte-della-strega/
Upui, l’Arte della Strega
di Andrea Armati e Sarah Bernini, recensione a cura di Alessandra Di Gregorio.
Eleusi Edizioni, neonata casa editrice italiana, nella persona di Andrea Armati (già noto per gli studi su San Francesco, ndr), pubblica per la collana I sentieri dell’Arte, un libro esoterico molto interessante. “Upui, l’arte della Strega”, ripercorre attraverso una scrittura dettagliata – non necessariamente lineare – le vicende della strega Upui, al secolo Nicolò Mulè, artista neopagano contemporaneo, noto nel panorama italiano particolarmente per le tavolette artistiche e i talismani. L’artista, grazie alla sua attività medianica, scopre di essere un uomo-strega. Armati e Sarah Bernini ne tracciano in questo volume la storia, raccontando al lettore di Gualina Stabiosa e interpretando simbologia e ricorrenze nell’arte di Upui. Dell’opera in questione colpisce innanzitutto la grafica eccezionalmente ricca. Armati infatti si è occupato del progetto grafico, alternando agli straordinari disegni di Upui, le parti scritte che ne dettagliano spiegazioni e aneddoti. Alessandra Di Gregorio
Nota: nel caso in futuro il sito o l’articolo venissero per qualche motivo rimossi dal web, lascio di seguito il pdf:
Upui, l’Arte della Strega _ Scrittura Informa
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RECENSIONE APPARSA SUL SITO “SPAZIO FATATO” alla seguente pagina: https://www.spaziofatato.net/recensione1-upui/
UPUI (Nicolò Mulè) Upui. L’arte della strega Edizioni Eleusi, Perugia, 2009, 300 pagine, illustrato in B/N, Euro 20,00 www.eleusiedizioni.it
Questo libro è opera di Nicolò Mulè, artista molto noto e apprezzato nel panorama neo-pagano italiano, autore di illustrazioni per riviste molto seguite, come Athame. Il testo è curato, introdotto e seguito da Andrea Armati, scrittore ed editore, e da Sarah Bernini, pittrice e fotografa, che ci faranno da guida e ci aiuteranno a comprendere fino in fondo il pensiero dell’autore. Seguiamo, tra saggio e romanzo, la vicenda umana dell’autore, dalla sua esperienza nella Chiesa Cattolica come aspirante al sacerdozio e nel GRIS (che si occupa di sette), fino all’incredibile incontro-scoperta con Gualina Stabiosa e “Na Upui”: la strega e il demone campagnolo. Nicolò decide di dare voce a Gualina (se stesso in un corpo di donna), morta sul rogo nel 1530, e al demone che da anni sente nominare senza conoscerlo. Ne racconta la vita e, anche se mancano le prove documentali, la vicenda è possibile e probabile: è la storia di una fanciulla che gira per i boschi e impara a conoscere le erbe e i ritmi della Natura. Ma per i contadini ignoranti e superstiziosi, le conoscenze di Gualina non possono arrivare da altri che dal demonio. Alla “strega”, privata di tutto, della sua famiglia, dei suoi averi e di ogni sicurezza, non resta che la fuga e, forse, la vendetta. L’arte della strega può essere visto come la biografia di un magista, una storia di reincarnazione in bilico tra un passato da ricordare e un presente da ridisegnare, un manuale di stregoneria pratica, un saggio sullo spiritismo, il resoconto di una esperienza spirituale, ma sarebbe riduttivo cercare di incasellarlo, perché è tutto questo, ma è anche molto di più. Senza la pretesa di essere un libro che insegna qualcosa, finisce con l’essere un testo di riferimento per tutti coloro, e sono tantissimi, che vorrebbero accostarsi alla stregoneria moderna, ma che non sanno da che parte cominciare e neppure sono sicuri di seguire una via giusta per loro; oppure hanno visioni o sensazioni che non riescono a interpretare. L’esperienza personalissima descritta da Upui, che sceglie coraggiosamente di rivelarsi in tutta sincerità, si basa su una “tradizione istintiva”: in pratica l’autore non ha seguito alcuna tradizione precostituita, che sarebbe stata la via più facile e rapida, ma solo le sue indicazioni interiori. Ne è uscito un “Grimorio visivo” assolutamente unico, non comparabile ad altre opere, da guardare, scoprire, analizzare, ricco di schemi, simboli, alfabeti magici, immagini, allegorie, idee, intuizioni, suggerimenti e riflessioni. Vi diamo un consiglio: questo non è un manualetto facile facile, per cui non lasciatevi spaventare dal primo impatto. Ci sono trecento pagine e non ce n’è una che non abbia traccia dei disegni dell’artista, fino a farne un libro sontuoso per l’impatto visivo e per la densità di contenuti, al punto che va centellinato e meditato, più che letto. Poi riletto e, forse, se ve la sentite, anche messo in pratica. Nicolò Mulè può essere conosciuto meglio e contattato attraverso il suo sito http://upui.altervista.org/home.html Sarah Bernini, pittrice e fotografa oltre che scrittrice, ha un sito che illustra le sue opere www.sarahdeglispiriti.com Andrea Armati, scrittore ed editore, ha un sito artistico www.umbriamagica.com
Nota: anche in questo caso, per sicurezza, lascio di seguito il pdf dell’articolo: UPUI. L’ARTE DELLA STREGA di Upui (Nicolò Mulè) – Spazio Fatato
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RECENSIONE APPARSA SUL SITO “THE REEF & THE CRAFT” alla pagina: http://www.thereef.it/craft/craft.htm nella sezione “Arte” – “Recensioni”
Recensione di Arthios
UPUI – L’Arte della Strega
Ho comprato questo libro attratto dai due curatori, Sarah Bernini e Andrea Armati e la mia fiducia è stata ampiamente ripagata. Mi sono infatti trovato ad essere trasportato nel mondo magico onirico di un’artista incredibilmente visionario e saldo nelle sue certezze, capace di rendere reali e quotidiane esperienze che per molti sono o una meta da raggiungere o una sorta di auto illusione. Non è un libro semplice neacute; di facile collocazione; possiamo tranquillamente dire che non è un classico libro d’Arte, ma è pieno di riferimenti e di immagini delle opere di Nicolò Mulè; non è una classica biografia, ma racconta la storia e l’evoluzione dell’artista fino alla sua rinascita nella Strega Upui; non è un trattato di Magia, ma ci apre le porte per comprendere meglio il “magico” che ci circonda.
Quindi cos’è?
Io lo definirei un’Esperienza di Viaggio Simbolico, principalmente visto che la struttura stessa del libro impostata da Sarah e Andrea, ci guida prima alla conoscenza dell’artista come essere umano, passando poi per una sua vita passata fino a farci avere un quadro completo della persona che si cela dietro la Strega Upui; solo dopo averci fornito tutta questa serie di informazioni “biografiche” cominciano a farci analizzare i simboli presenti nelle sue opere che pur rientrando in quello che potremmo definire “un classicismo dei simboli” sono presenti in una tale quantità ed una tale varietà di intrecci da risultare innovativi ed originali. La difficoltà per chi si accinge a leggere questo libro consiste nel riuscire ad accettare le esperienze dell’artista per “fede”, infatti tutta la sua arte si poggia sulle sue esperienze oniriche, sulla sua affinità con gli spiriti e sulla sua sensibilità femminile. Queste stesse esperienze ci aprono un mondo ricco di simboli, slegato da ciò che viene considerato “normale” dalla maggior parte delle persone, ma che ci offre uno sguardo privilegiato sull’anima di un’artista veramente innovativo. Il libro prosegue presentandoci una serie di appendici puntate non soltanto sui suoi lavori, ma principalmente sull’anima e sulle motivazioni che si trovano dietro i suoi disegni. L’unica cosa che, personalmente, ho trovato di difficile utilizzo sono le note, che invece di essere a piè pagina, sono raccolte in un capitolo a parte, rendendone l’utilizzo un pochino macchinoso.
Comunque lode ed onore a chi si è preso la briga di dare ordine ad un mondo onirico così complesso…
Grazie di Cuore
Arthios
UPUI – L’Arte della Strega
Andrea Armati e Sarah Bernini
Eleusi Edizioni
Euro 20,00 pp. 300
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Altri siti e pagine web in cui è citato il libro “Upui. L’arte della strega”
-Pagina dedicata alla libreria Safarà in cui si citano le presentazioni svolte in libreria, tra cui quella di “Upui. L’arte della strega”: http://www.graphe.it/GM/2010/06/15/la-libreria-safara-a-roma