Presentazione della sezione di Pittura all’interno della mostra “L’altrove – la visione oltre”
PRESENTAZIONE DELLA SEZIONE PITTORICA DELLA MOSTRA “L’ALTROVE — LA VISIONE…OLTRE” presso “L’Apart” di A. Orobello, Modena (dal 15 luglio al 30 settembre 2006)
Nella sezione dedicata ai dipinti, si trovano lavori eseguiti con tecniche differenti tra loro: colori acrilici; tempere,acrilici, pastelli e pastelli a cera; colori e pastelli ad olio.
In generale, il filo conduttore dei lavori qui presenti è costituito da un certo tipo di immaginario un po’ onirico, che alle volte ha dei richiami allo stile del fumetto, altre volte al surrealismo ed altre volte ancora si richiama agli antichi miti, rivisti in una chiave moderna e più grafica che non pittorica. Chiaramente, non vi è la pretesa di paragonarsi a grandi artisti, ma semplicemente quello di dar “voce” ad immagini da sogno o, comunque, più dell’anima che non della realtà visibile. Ecco, quindi, il ritorno dei simboli come mezzo di comunicazione e come linguaggio di ciò che è inesprimibile a parole: un tarocco, il numero XIII, che rappresenta la Morte non solo in sé stessa, ma anche la Dea Madre nella sua forma di Morte/Rinascita (Krone) e, quindi, cambiamento e metamorfosi; la Dea Madre rappresentata in stile infantile e sognante; le ferite dell’anima che fluttua nell’infinito e l’immagine di una nuova vita che, staccatasi dalla sua “casa” di origine inizia un proprio cammino, fluttuando nel buio e affidandosi alla propria capacità di crearsi un Destino. Infine, passiamo agli antichi miti di Dioniso, il Dio dell’estasi greco, e ad Arianna, sua sposa, la Dea del labirinto e della nostra parte più nascosta, colei che ci porta a scoprire la parte divina che vive in noi tramite l’Amore.
Luglio 2006.
Sarah Bernini
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Dipinti in mostra a Modena
“Krone”, “La Grande Madre ha uno spirito bambino” , “Sarah nel paese delle meraviglie” , “Il bambino dello spazio” , “Il male oscuro – L’Io ferito” ,“Vita!”, “Il filo d’Arianna – Dedicato alla mia metà perduta”
N.B.“Inno a Dioniso” doveva essere esposto accanto al “Filo d’Arianna” ma il colore ad olio non era ancora asciutto e quindi non è stato inserito in mostra.